Il lavaggio nasale una delle più utili, anche se sottovalutata, tecniche di igiene personale
Relazione dei Dott.ri S. Masieri, C. Cavaliere
Università “Sapienza” di Roma
È in grado di ripristinare efficacemente e rapidamente la funzionalità della mucosa del naso restituendole la sua funzione depuratrice, umidificatrice ed immunitaria. L’attività del lavaggio nasale non si limita a pulire e liberare le fosse nasali dall’accumulo delle secrezioni, ma svolge anche una azione decongestionante, aumentando il passaggio dell’aria all’interno delle cavità nasali e alleviando la tipica sensazione sgradevole di naso “chiuso”. Si ottiene in tal modo il benessere dell’individuo perfezionando la respirazione nasale e, di conseguenza, favorendo la migliore funzionalità delle vie respiratorie inferiori.
Le origini
Questa tecnica ha origini antiche. Già da millenni nella tradizione Yoga si pratica la pulizia delle fosse nasali con soluzioni saline. Come si sa l’obiettivo della filosofia Yoga é quello del congiungimento del corpo e dell’anima con Dio per ottenere lo stato di benessere psicofisico, a tal fine una particolare attenzione e posta nei riguardi delle tecniche di respirazione. È in questo ambito che si realizza la pratica dello Jala Neti, ossia il far scorrere nel naso una soluzione salina usando una ampolla chiamata Lota appoggiata sulla narice che si vuole detergere.
La medicina moderna ha riconosciuto l’utilità di questa tecnica ed ha sviluppato metodi di lavaggio nasale che sono alla base dell’igiene personale ed anche, come avviene più spesso, fondamento dell’approccio terapeutico. II liquido che viene immesso nelle cavità nasali è una soluzione salina tiepida isotonica o ipertonica in grado di irrigare la mucosa favorendo l’espulsione del muco presente nella fossa nasale e restituendo la funzionalità della mucosa. Ad oggi il lavaggio nasale viene utilizzato raramente come pratica di igiene personale ma più frequentemente come attività terapeutica in pazienti affetti da patologie nasali.
Perché lavarsi il naso dovrebbe essere una pratica quotidiana?
Le motivazioni sono numerose. Innanzitutto previene le infezioni virali aerogene da rinovirus (causa del comune raffreddore), da virus influenzali e da virus gastroenterici. La sua azione protettrice si esplica sia eliminando direttamente il virus che attivando la funzione ciliare delle cellule delta membrana basale dell’epitelio nasale che assicurano il trasporto del muco al rinofaringe e di qui alla cavità orale.
Quali sono gli effetti positivi del lavaggio nasale?
II lavaggio nasale ha poi un’altra importante funzione nella prevenzione e nella cura della rinite allergica. Deterge la mucosa nasale dalla presenza di pollini e inalanti che altrimenti non sarebbero eliminati tempestivamente e riduce di conseguenza il carico di allergeni che sono causa della tipica sintomatologia del paziente allergico (starnuti a salve, rinorrea, prurito, tosse e ostruzione nasale). Un’altra importante funzione è quella relativa all’umidificazione dell’aria, questa è infatti uno dei principali compiti della mucosa nasale che viene meno quando l’attività della mucosa è compromessa della presenza di muco, inoltre in presenza di croste il lavaggio nasale permette di ammorbidirle e di staccarle delicatamente evitando spiacevoli sanguinamenti.
Quando effettuare il lavaggio nasale?
In pazienti affetti da rinite acuta la pratica del lavaggio nasale riduce la durata dell’infezione e previene la cronicizzazione della patologia mentre nelle forme croniche lavaggio migliora espulsione dei germi presenti nel muco e facilita il drenaggio dei seni paranasali premettendo un utilizzo efficace del vasocostrittore e/o dello steroide topico the agisce direttamente sulla mucosa infiammata.
Un’ulteriore indicazione all’uso dei lavaggi nasali è rappresentato dalle numerose rinopatie professionali, frequenti in muratori, operatori ecologici, fornai, falegnami, tipografi, carrozzieri ed altre categorie lavorative a contatto con le polveri. Anche in questo ambito il lavaggio nasale ha mostrato la sua efficacia.
Il lavaggio nasale nei bambini
Nelle patologie pediatriche l’utilizzo dei lavaggi nasali permette un minore impiego degli antibiotici dato che riduce il tempo di esposizione del paziente all’agente infettivo prevenendo le complicanze quali le sovra-infezioni batteriche che possono dar luogo a otiti, adenoiditi, sinusiti, faringiti e laringiti. Il suo scopo curativo si esplica anche sotto forma di terapia coadiuvante in caso di patologie croniche quali l’asma, la bronchite cronica, le bronchiettasie, la fibrosi cistica e le discinesie ciliari dei bambini e degli adulti.
Quando invece il lavaggio nasale può essere d’aiuto?
Nell’ambito delle terapie coadiuvanti ricordiamo l’utilità del lavaggio nasale in seguito ad interventi di setto plastica, di riduzione volumetrica del turbinati (sia essa chirurgica o con radiofrequenze) e di asportazione dei polipi nasali. L’ostruzione the accompagna la poliposi nasale predispone alla sinusite ed a frequenti riniti acute che si possono cronicizzare. In queste forme il lavaggio nasale è utile per la prevenzione delle recidive permettendo una normale ventilazione delle fosse nasali e dei seni paranasali e ottimizzando l’azione farmacologica delle sostanze topiche applicate sulla mucosa. Il lavaggio nasale è molto utile anche nei pazienti affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS). L’utilizzo di lavaggi nasali con soluzioni saline lievemente ipertoniche (2% NaCl) tamponate nella terapia dell’OSAS può essere di aiuto nel ridurre l’edema della mucosa nasale e drenare le secrezioni mucose.
In quali casi è sconsigliabile lavarsi il naso?
Quando è in corso o è terminato da poco un’epistassi (sanguinamento), quando sono presenti delle neoformazioni nelle cavità nasali ed in caso di dolore riferibile alle cavità nasali.
Come effettuare il lavaggio nasale?
Il modo più semplice è quello di utilizzare una siringa da 10cc riempita con soluzione fisiologica tiepida. II pregio di questo metodo sta nel fatto che non necessita di particolari abilita o strumenti. Il difetto è che il liquido immesso nel naso è limitato sia come quantità che come durata di irrigazione. La caratteristica della siringa è proprio quella di permettere uno “schizzo” rapido che però non svolge una pulizia completa del naso nei casi di abbondante secrezione.
Il sistema Nasir ®
In questo senso ci viene incontro il Nasir, un dispositivo di doccia nasale con soluzione sterile. Il Nasir è costituito da sacche di soluzione isotonica e ipertonica da 250 ml o 500 ml che permettono l’irrigazione facilitata e continua delle fosse nasali. Le sacche si appendono con una ventosa allo specchio del bagno e si appoggia l’erogatore nasale con la punta arrotondata a stretto contatto con la narice. Il deflussore permette di far scorrere l’acqua verso il naso regolando la velocità.
Qual è la posizione corretta per il lavaggio nasale?
Come in tutti i lavaggi, siano essi fatti con la semplice siringa o con dispositivi quali il Nasir, la persona si deve inclinare sul lavandino con il mento poggiato sul torace e la testa inclinata dal lato da lavare in modo tale da non permettere alla soluzione di scendere in gola, durante l’erogazione il paziente deve respirare con la bocca. L’erogatore è come uno spazzolino da denti, personale e non va ceduto. Il lavaggio nasale è una tecnica naturale, efficace e priva di effetti collaterali che permette di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma i risultati e l’efficacia dipendono dal corretto utilizzo della tecnica.
Martedì 12 Aprile 2011 19:02