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Stappare le orecchie: come fare? 8 rimedi efficaci

Come stappare le orecchie lavaggio nasale

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Come stappare le orecchie: 8 rimedi efficaci

Quasi tutti abbiamo provato almeno una volta la sensazione fastidiosa – a volte dolorosa – di avere le orecchie tappate e la necessità di liberarle.

Il termine medico per questa condizione è barotrauma dell’orecchio medio.
Le cause del barotrauma dell’orecchio (o auricolare) possono essere il raffreddore comune ma anche alcune patologie respiratorie più gravi, i cambi di pressione e di altitudine, come durante un volo aereo o una salita in auto in montagna, oppure in un’immersione subacquea.

Alcuni professioni sono infatti maggiormente colpite da questo disturbo e dall’otite barotraumatica: hostess, steward e assistenti di volo, piloti di aereo, elicottero o aviatori in generale.
Anche i sommozzatori e chi pratica diving e snorkeling, o le guide alpine. Per non parlare dei dirigenti e degli amministratori di grandi aziende, o semplicemente professionisti, che viaggiano spesso in aereo per lavoro.

Ma cos’è esattamente questa sensazione e come stappare le orecchie?

Come stappare le orecchie tappate

Stappare le orecchie aiuta ad aprire la tuba di Eustachio e quindi a regolare la pressione nell’orecchio medio. Ci sono molte tecniche utili che possono aiutare a stappare le orecchie in sicurezza ed efficacemente:

Sbadigliare

Sbadigliare aiuta naturalmente ad aprire la tuba di Eustachio. Prova a forzare lo sbadiglio alcune volte sino a sentire le orecchie che si liberano.

Deglutire

La deglutizione aiuta ad attivare i muscoli che aprono la tuba di Eustachio. Puoi indurre la deglutizione sorseggiando dell’acqua o succhiando una caramella.

Dispositivi Medici

Ci sono in commercio diversi dispositivi medici che aiutano a liberare e stappare le orecchie.

Lavaggio nasale

I dispositivi per il lavaggio nasale sono ottimi per decongestionare la cavità nasale e quindi permettere il deflusso del muco dalle tube di Eustachio, facilitando la normalizzazione della pressione nell’orecchio medio. Altri dispositivi permettono di imitare i movimenti delle manovre sopra citate, soprattutto per chi è impossibilitato o ha difficoltà a utilizzarle in sicurezza e con attenzione.

Il lavaggio nasale del Dottor Pierce, illustrazione tratta dal libro “People’s Common Sense Medical Adviser Plain English” del Dott. Pierce, 1875
Il lavaggio nasale del Dottor Pierce, illustrazione tratta dal libro “People’s Common Sense Medical Adviser Plain English” del Dott. Pierce, 1875
Sistema di Irrigazione Nasale NASIR
Sistema di Irrigazione Nasale NASIR

Manovra di Valsalva

Se lo sbadiglio o la deglutizione non funzionano, si può utilizzare la manovra di Valsalva. È una manovra difficoltosa che, se eseguita in maniera brusca, può persino provocare la perforazione del timpano.

Consiste nell’inspirare e successivamente chiudere le narici con le dita e, mantenendo la bocca chiusa, si prova gradualmente e lentamente a far uscire aria dal naso.

Manovra di Toynbee

Per effettuare questa manovra, chiudi le narici con le dita e la bocca, e prova a deglutire. La manovra può essere semplificata con un po’ d’acqua già in bocca.

Manovra di Frenzel

Per questa manovra, chiudi le narici con le dita e usa la lingua come a voler produrre il suono di una “C” dura o della lettera “K”.

Gomma da masticare

Masticare una gomma facilita la deglutizione perché stimola la produzione di saliva. Inoltre il solo movimento della masticazione aiuta ad aprire la tuba di Eustachio.

Farmaci

I viaggiatori esperti usano dei decongestionanti quando volano. Sia le pillole che gli spray nasali possono funzionare, sebbene uno studio abbia verificato che i medicinali assunti per via orale sarebbero più efficaci.

Assumere il farmaco 30 minuti prima del decollo o dell’atterraggio può aiutare a restringere le mucose del naso e della tuba di Eustachio, così da facilitare lo sblocco delle orecchie.

Durante le fasi di decollo e atterraggio è importante evitare di dormire perché durante il sonno la deglutizione ha una frequenza più bassa e quindi insufficiente ad evitare che le orecchie si tappino.

I bambini spesso faticano a stappare le orecchie perché non sono ancora in grado di ingoiare o stappare le orecchie volontariamente. L’allattamento (sia al seno, che al biberon) permette al lattante di succhiare e deglutire, aprendo così la tuba di Eustachio e normalizzando la pressione interna dell’orecchio.

Cosa succede quando si stappa l’orecchio?

All’interno delle orecchie vi è un piccolo canale, denominato tuba di Eustachio, che le collega alla gola. Ha la funzione di drenaggio dei fluidi dall’orecchio e di regolazione della pressione tra il naso e le orecchie. La deglutizione permette l’apertura di questo canale e il passaggio di piccole bolle d’aria dal naso all’orecchio.

Molti sperimentano e sentono un “click” o un “pop” nell’orecchio quando deglutiscono; questo suono è causato dallo spostamento dell’aria che è continuamente assorbita dall’orecchio. Questo processo mantiene un equilibrio tra la pressione esterna e la pressione interna dell’orecchio. Se la tuba di Eustachio si occlude o la pressione esterna è sbilanciata rispetto a quella interna, proviamo la tipica sensazione di pienezza e di disagio nelle orecchie.

Tuba di eustachio come stappare le orecchie
Tuba di Eustachio

Tuba di Eustachio occlusa

La causa più comune per la chiusura della tuba di Eustachio è l’accumulo dei muchi del naso a causa di forti raffreddori o sinusiti. Quando il naso è congestionato non permette il drenaggio dei fluidi dall’orecchio medio e ostruisce il passaggio corretto dell’aria verso l’orecchio medio; questo blocco genera una pressione negativa all’interno dell’orecchio che ha effetti sul timpano, e quindi sull’udito.

Cambio di pressione

Di norma la pressione dell’aria all’interno dell’orecchio è simile alla pressione esterna all’orecchio. Tuttavia ad altitudini più alte o più basse, come durante il decollo e l’atterraggio in aereo, o durante l’immersione subacquea, la pressione potrebbe non essere la stessa. Il risultato di questa variazione è l’apertura più ampia e più frequente della tuba per mantenere e normalizzare la pressione interna.

Quando consultare un medico

Se nonostante questi accorgimenti e tecniche il disturbo non dovesse migliorare, o addirittura peggiorasse con dolore o fastidio persistente, si consiglia di visitare un medico specialista.

Il medico potrebbe suggerire di assumere farmaci, come decongestionanti o corticosteroidi per facilitare lo sblocco delle orecchie, o anche antibiotici in presenza di infezioni.

In alcuni rari casi potrebbe essere necessario ricorrere alla chirurgia per permettere il drenaggio dei fluidi accumulati nell’orecchio medio, così da normalizzarne la pressione e ripristinare l’udito.

Fonte: Medical News Today

Trad. Ita a cura dell’autore

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